Il Parco
Naturale Adamello Brenta è stato istituito nel 1967 e ampliato nel 1987.
Nel 1988 è stato costituito l'Ente Parco. La sede e Direzione dell'Ente
Parco è a Strembo (tn) , via nazionale 12. Tel. 0465-806666, fax 0465-806699
Centri visitatori e altri indirizzi:
Centro Visitatori di Tovel presso il Lago di Tovel. E' aperto da giugno a
settembre.
Centro Visitatori di Daone - Tel.
0465.674.989
Museo ed area faunistica di Spormaggiore: il
museo è aperto d'estate e su richiesta in altri periodi. L'area faunistica
ospita alcuni esemplari di orso bruno oltre a lupi. 0461653622
Il Parco
Naturale Adamello Brenta è il parco più grande
del Trentino. Abbraccia buona parte del territorio della Val Rendena, della Val
di Non occidentale, dell'Altopiano della Paganella. comprende pure una parte
della Val di Sole e delle Valli Giudicarie. Due le catene montuose presenti nel
parco e che danno ragione del suo nome.
Il Parco Naturale Adamello Brenta è caratterizzato dalla presenza di oltre 50 laghi, quasi
la totalità di origine glaciale: il più rinomato è il lago di Tovel. ll Gruppo di Brenta è formato
da rocce di natura calcarea con presenza di carbonato di
calcio e di magnesio mentre il gruppo dell'Adamello è composto da rocce granitiche di natura
silicea e ha avuto origine all'incirca 50 milioni di anni fa. L'origine delle Dolomiti di Brenta è
determinata da due fenomeni : uno di sedimentazione verificatosi tra 225 e
100 milioni di anni fa, il secondo processo di
tettogenesi , tra 100 e 60 milioni di anni fa.
Fauna e flora
Tra
la fauna del Parco Naturale Adamello Brenta una menzione spetta all'orso
bruno. Altre specie molto diffuse sono i cervi, i camosci, i caprioli, il tasso, la donnola, la martora, la marmotta, la
lepre,
la volpe, la faina, il gallo cedrone,
il forcellino. Meno numerosa la presenza di rapaci quali l'aquila, il gheppio , il falcone e il gipeto. la
poiana,
Oltre un terzo della superficie del parco è ricoperta da diversi tipo di
boschi: tra gli 800 e i 1000 metri si trovano arbusti
tipo nocciolo, corniolo, sorbo, alternati a piante che prediligono le
temperature meno rigide quali il rovere, la roverella, il castagno, il
carpino. Ontani e salici spuntano rigogliosi lungo gli argini dei
corsi d'acqua.
Nelle zone alte la vegetazione è segnata dalla dominanza dell'abete
rosso con la presenza del sambuco e del sorbo.
Sopra i 1800 metri prevalgono il larice e il cirmolo. Nella fascia tra i mille e i 1400
la specie dominante è il faggio al quale si affiancano l'acero montano, il tasso e l'abete
bianco.
Sopra i duemila metri, nella cosiddetta fascia della tundra alpina,
hanno possibilità di crescere solo il pino mugo, il
ginepro, l'ontano verde e il rododendro, con qualche raro larice. Tra i fiori si
distinguono l'arnica, il
ranuncolo, la stella alpina, la
genziana, la genzianella, la negritella, l'anemone alpino, il papavero
retico.
Le
principali Valli di penetrazione del Parco Naturale
Tutto
il territorio del Parco Naturale Adamello Brenta, nei suoi due settori , è
solcato da profonde incisioni caratterizzate da folta
vegetazione e dalla presenza di impetuosi corsi d'acqua. Le Valli del
Parco da sempre hanno rappresentato la via di accesso obbligata per
i suoi abitanti che nel corso dei secoli hanno saputo costruire e
mantenere efficaci vie di comunicazioni pur in presenza di notevoli
avversità atmosferiche.
Nel Gruppo
dell'Adamello, settore Trentino, le principali valli da nord verso sud
sono:
| VAL NAMBRONE
Tra Madonna di Campiglio, e Carisolo, in prossimità di un tornante della
statale della Val Rendena, si prende la strada della Val Nambrone
che conduce sino al Rifugio Cornisello (m.2120). Le principali valli
laterali sono la Val Cornisello con i suoi magnifici laghi glaciali e la Val
D'Amola con il Rifugio Segantini. |
| VAL DI GENOVA
Certamente la Valle più conosciuta del settore occidentale del Parco. In
prossimità del Ponte di Carisolo sulla statale 239 si piega ad
ovest imboccando la strada della Val Genova. Percorsa dal
torrente Sarca di Genova la Valle è famosa per le sue numerose
cascate: Lares, Nardis , Casol ( scende da Val Siniciaga),
Folgorida. Il ghiacciaio dell'Adamello-Mandron chiude la testata della valle : 18 kmq di
estensione ne fanno il ghiacciaio alpino italiano più esteso. |
| VAL DI BORZAGO
Nelle vicinanze di Spiazzo Rendena si lascia la Statale 239 per seguire
verso
ovest l'indicazione "Val Borzago" sino al parcheggio di Pian della
Sega, m.1250,
circa 7 Km, da dove prende il via il sentiero per il Rifugio Caré Alto (m.2450),
raggiungibile in circa 3 ore e mezzo. La valle è solcata dal Rio Bedù di
Pelugo.
|
| VAL SAN VALENTINO
Nel Medio Evo la Valle di San
Valentino era conosciuta per i giacimenti di pirite.
Da Vigo Rendena o da Javrè si imbocca una strada
percorribile con gli automezzi sino a Vauclo oltrepassando poi Pian
del Forno sino al parcheggio di Binola. Da qui partono i principali
sentieri per la parte alta della Valle. E' formata da tre rami
principali : quello ad est è chiamato Straciola è percorso dal
Rio Tecino. Il secondo ramo è percorso dal Rio Bedù e
nella parte alta prende il nome di Valletta ( alta e bassa, caratterizzata
dalla presenza di due laghetti). Il terzo
ramo si estende con il nome di Val Cavento sulla sinistra orografica
lambendo il versante sud del Carè Alto. |
| VAL DI BREGUZZO
Tutta la
valle è stata teatro di importanti operazione belliche nella
Grande Guerra. E' percorsa dal torrente Arnò
che nella parte superiore è formato da due rami : Arnò e Roldone. La
Valle laterale più estesa della Val Breguzzo è la Val d'Arnò.
Da Malga Stablei per mulattiera si arriva a Malga Trivena (m.1630) :
nella parte superiore la valle prende il nome di Val Trivena.
Come arrivare: seguendo da Tione in direzione sud la statale del
Caffaro, n°237, si
arriva a Breguzzo: qui si prende a destra sino al Rifugio Pont
Arnò (m.1102) e a Malga Stablei.
|
| VAL DAONE E VAL DI
FUMO
La Val di Fumo è circondata a nordest dalle
cime del sottogruppo del Caré Alto ( Corno di Cavento, Crozzon di
Lares, Cima Valbona, ecc) e ad ovest dalla catena di cime che
stabilisce il confine con la Lombardia ( Monte Fumo, Cima Buciaga,..) Si accede dapprima in Val Daone sulla statale 237 in direzione
Storo sino a Lardaro dove si piega a destra in direzione Praso - Daone. Una strada asfaltata percorre la Val Daone per circa
17 Km sino al Lago di Malga Boazzo e alla diga del Lago di
Malga Bissina ( m. 1800 circa), la valle si estende per altri
sette Km dopo il lago.
|